
Quali sono le malattie dei canarini alle zampe più frequenti? Questi popolari uccelli da gabbia, che possono essere di qualunque colore, bianchi, gialli, verdi, splendido anche il canarino rosso ecc., sono delle creature davvero molto belle, ma allo stesso tempo anche molto fragili. Sono svariate, infatti, le malattie che colpiscono i canarini. Vediamo insieme quelle più frequenti alle zampe.
- Puntura di zanzara. Quando si hanno dei canarini, in approssimarsi dell’estate e durante tutta la stagione estiva, bisogna fare grande attenzione alle zanzare. La loro puntura, infatti, può avere anche un esito letale, soprattutto quando si tratta esemplari appena nati. In questo caso occorre dotarsi di zanzariere. Se la zampa risulta infettata ed è gonfia, per evitare che il canarino possa beccarsi al causa del prurito, è consigliata la tintura di iodio, ma deve essere usata con parsimonia e solo sulla zona interessata, onde evitare il rischio di piaghe.
- Rogna delle zampe. Si tratta di una malattia parassitaria causata da un acaro (Knemidocoptes pilae) che si annida nella cute delle zampe degli uccelli e scava delle gallerie, con il conseguente sollevamento delle scaglie, formando una sorta di scarpetta. In questi casi si consiglia di utilizzare l’Ivomec in goccia, diluita 1 a 9, da spennellare sulle zone colpite.
- Zampe arrossate e gonfie. I canarini con il freddo e l’umidità possono soffrire di reumatismi o artrite, disturbi che si manifestano con le zampe arrossate e gonfie. In questo caso basta usare una pomata a base di cortisone in associazione con un antibiotico tipo Neomicina o Localyn. Inoltre, si possono frizionare le zampe con una pomata a base di olio di fegato di merluzzo. In alcuni il gonfiore e l’arrossamento potrebbe essere il sintomo della stafiloccosi artro-sinoviale, che richiede una terapia diversa (pomata Eritromicina 3×1000).
- Vaiolo. È la malattia infettiva più diffusa tra i canarini, soprattutto in autunno. Si può manifestare nella forma vaiolosa o difterica, ma solo la prima comporta papule (che poi diventano vescicole e quindi pustole) che compagino su zampe, palpebre, vicino alle narici e agli occhi. Contro il vaiolo non esiste una terapia, ma fortunatamente è disponibile il vaccino.
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